Esclusi i veicoli Euro 3 ed Euro 4 dal rimborso accise?

Alla luce degli eventi recenti, la Camera dei Deputati ha recentemente accolto l’istanza presentata da Paternoster, onorevole leghista, che richiedeva di posticipare la data prevista per l’eliminazione dei rimborsi sulle accise gasolio per i veicoli Euro 3 ed Euro 4, più inquinanti. La proroga dovrebbe durare per altri 18 mesi. A rendere nota tale comunicazione è direttamente il Confartigianato Trasporti, ovvero la società cooperativa che si occupa di gestire ed attivare i servizi di piccole e medie imprese che operano nel mondo dell’autotrasporto.

La scelta di posticipare questo taglio sul rimborso delle accise del gasolio per i veicoli Euro 3 ed Euro 4 è dovuta alla volontà di non danneggiare ulteriormente il settore che ad oggi vive un momento particolare e complicato.

 

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Cos’è e cosa prevede il taglio dei rimborsi per le accise gasolio

L’eliminazione del rimborso sulle accise gasolio per i veicoli Euro 3 e Euro 4 è una proposta che era stata inserita nella legge del dicembre 2019. In particolar modo, anche i mezzi di categoria euro 3 avrebbero smesso di fruire dell’agevolazione a partire dal primo ottobre 2020, mentre per i veicoli euro 4 il termine coincideva con l’inizio del nuovo anno.

Tale norma era stata emanata per incentivare la sostituzione degli automezzi circolanti in Italia, in quanto vengono ritenuti essere tra i più antichi d’Europa favorendo di conseguenza l’acquisto di veicoli meno inquinanti, nell’ottica di una maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale.
Come indicato nello specifico nell’ordine del giorno dell’istanza presentata, escludere determinate categorie di mezzi dal rimborso delle accise avrebbe indotto molte imprese che lavorano nel mondo del trasporto passeggeri e merci, a dover sostenere maggiori spese in un periodo di crisi globale.

I motivi del posticipo del taglio dei rimborsi per i veicoli Euro 3 e Euro 4

Ad oggi infatti il settore degli autotrasporti sta riscontrando non poche difficoltà come conseguenza della pandemia da Coronavirus. Le aziende hanno infatti subito un calo consistente di liquidità con mezzi che spesso si son trovati costretti a viaggiare quasi vuoti.

Se il taglio del rimborso sulle accise gasolio venisse attuato a stretto giro, questo significherebbe anche danneggiare un settore che, nel periodo nero del lockdown italiano, ha compiuto sostanziali sforzi per garantire i beni di prima necessità e gli approvvigionamenti necessari al nostro Paese. Sono questi i motivi che spingono il Governo a posticipare tale legge che invece entrerà in vigore almeno tra diciotto mesi, momento in cui, potenzialmente, saranno disponibili anche gli incentivi per poter acquistare dei nuovi mezzi pesanti. La crisi che l’Italia ha vissuto e sta ancora vivendo proprio a causa del Covid-19, non è però ancora finita anche se ormai i confini tra la maggior parte dei Paesi europei sono stati riaperti. Dello stesso parere è inoltre l’associazione di Confartigianato Trasporti che tiene a precisare che questa proroga è fondamentale per cercare di risollevare almeno in parte l’intero settore.

 

 

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